Invisalign mi ha rovinato! Ma cosa significa davvero?

paziente che dice invisalign mi ha rovinato

Dietro ad un titolo così preoccupante bisogna capire che cosa si intende realmente. Quando un paziente afferma che "Invisalign mi ha rovinato", è importante analizzare con attenzione quali siano i problemi riscontrati e se questi siano davvero irreversibili. La buona notizia? Nella maggior parte dei casi, si tratta di situazioni risolvibili con l'intervento appropriato. Scopriamolo assieme in questo approfondimento.

Cosa è Invisalign

Invisalign è un innovativo sistema ortodontico che utilizza allineatori trasparenti personalizzati per correggere progressivamente la posizione dei denti. A differenza degli apparecchi tradizionali con brackets e fili metallici, Invisalign offre un'alternativa quasi invisibile che risponde alle esigenze estetiche di adolescenti e adulti.

Il trattamento si basa su una sequenza di mascherine trasparenti realizzate su misura grazie a una scansione digitale della dentatura. Ogni allineatore esercita una pressione controllata sui denti, spostando gradualmente la dentatura verso la posizione desiderata. I pazienti cambiano gli allineatori ogni 1-2 settimane secondo il piano di trattamento stabilito.

Uno degli elementi chiave del sistema sono gli "attachments", piccole protuberanze di composito (lo stesso materiale delle otturazioni estetiche) che vengono applicate su specifici denti per facilitare movimenti ortodontici più complessi. Questi attachments fungono da punti di ancoraggio per gli allineatori, permettendo movimenti dentali più precisi.

Ci sono tre scenari in cui i pazienti si ritengono "rovinati" da Invisalign: attachments non completamente rimossi, trattamento non portato a termine, e trattamento non pianificato correttamente. Analizziamo nel dettaglio ciascuno di questi casi.

Attachments non completamente rimossi

Cosa lamenta il paziente

Il paziente in questa situazione si trova a dover affrontare alcuni disagi dopo la conclusione del trattamento. Innanzitutto, avverte una sensazione tattile sgradevole: i denti non risultano più lisci al passaggio della lingua, ma presentano aree ruvide o gessose. Questa sensazione, oltre ad essere fastidiosa, può naturalmente creare preoccupazione.

Con il passare del tempo, compaiono delle pigmentazioni marroni o giallastre localizzate proprio nelle aree dove erano stati applicati gli attachments. Queste macchie tendono ad accentuarsi progressivamente, soprattutto dopo il consumo di caffè, tè, vino rosso o altri alimenti pigmentanti.

La situazione può diventare ancora più frustrante quando il paziente, nel tentativo di risolvere il problema delle macchie, si sottopone a un trattamento sbiancante. Dopo lo sbiancamento, anziché ottenere un risultato uniforme, si ritrova con macchie ancora più evidenti, che appaiono gialle o marroni in contrasto con il resto del dente sbiancato.

Perché accade

Questo fenomeno ha una spiegazione piuttosto semplice. Gli attachments utilizzati nel trattamento Invisalign sono realizzati in composito, un materiale resinoso che viene applicato al dente e modellato per creare i punti di ancoraggio necessari per gli allineatori. Al termine del trattamento, questi attachments dovrebbero essere completamente rimossi.

Se la rimozione non è accurata e completa, piccole quantità di composito rimangono sulla superficie dello smalto. Il composito ha caratteristiche fisiche diverse dallo smalto naturale:

  • È più poroso, quindi assorbe più facilmente i pigmenti dei cibi e delle bevande

  • Ha una texture superficiale diversa, più ruvida rispetto allo smalto naturale, che è naturalmente liscio

  • Risponde in maniera diversa all’azione dello sbiancante

Quando il paziente si sottopone a uno sbiancamento, i risultati sono disomogenei perché lo sbiancamento agisce efficacemente sullo smalto naturale ma non sul composito. Lo sbiancante non modifica il colore del composito, che mantiene la sua colorazione originale o quella acquisita con le pigmentazioni. In realtà non compare alcuna macchia nuova: è semplicemente il contrasto tra il dente sbiancato e il composito non sbiancato che crea l'illusione di macchie gialle.

La soluzione

La soluzione a questo problema è relativamente semplice e completamente risolutiva: è necessario rivolgersi a un professionista per una corretta rimozione del composito residuo. Il dentista utilizzerà strumenti specifici per eliminare i residui di attachment, seguito da una lucidatura accurata della superficie dentale.

Questa procedura è indolore, veloce e ripristina completamente l'aspetto e la sensazione dei denti naturali. Una volta rimosso tutto il composito, la superficie tornerà ad essere perfettamente liscia e omogenea nel colore. A questo punto, se desiderato, si può procedere con un trattamento sbiancante che darà risultati uniformi e naturali.

È importante ricordare che questa problematica non è dovuta al sistema Invisalign in sé, ma a una fase di completamento del trattamento che non è stata eseguita in modo ottimale.

Trattamento non completato

Cosa lamenta il paziente

In questa situazione, si verifica una interruzione del trattamento Invisalign prima che tutti gli obiettivi di trattamento siano stati raggiunti. Le lamentele più comuni riguardano problemi nell’occlusione dentale: si avverte che i denti chiudono correttamente solo in alcuni punti, tipicamente nella zona anteriore, mentre nelle aree posteriori non c'è un contatto adeguato.

Questa discrepanza occlusale crea fastidio e può portare a sintomi come dolore mandibolare, difficoltà nella masticazione, usura anomala di alcuni denti e, in alcuni casi, a cefalee e problemi all'articolazione temporo-mandibolare. Si nota in particolare che il disagio aumenta notevolmente quando non si indossano gli allineatori.

Sopraggiunge quindi una comprensibile frustrazione perché, nonostante l'investimento di tempo e denaro, non si è ottenuto il risultato sperato. In alcuni casi, il paziente continua a mettere l'ultimo allineatore per evitare il fastidio, ma questa non è una soluzione a lungo termine.

Perché accade

Ottenere una corretta occlusione dentale è uno delle sfide più complesse dell'ortodonzia. Una occlusione ideale non si limita al solo allineamento estetico dei denti visibili nel sorriso, ma richiede il raggiungimento di un corretto ingranaggio che comprenda anche i denti posteriori. Il trattamento Invisalign prevede una sequenza precisa di allineatori, ciascuno con specifici obiettivi di movimento dentale. Nelle fasi finali del trattamento, gli allineatori sono progettati per perfezionare l'occlusione e stabilizzare il risultato. Se queste fasi vengono saltate o il trattamento viene interrotto prematuramente, il processo rimane incompleto.

Un trattamento può rimanere incompleto per varie ragioni:

  • Il dentista ha sottostimato la difficoltà del trattamento, scambiando un caso complesso per uno semplice e pertanto gli allineatori previsti sono stati insufficienti

  • Il dentista non ha chiari gli obiettivi ideali di trattamento e ritiene di aver concluso il caso

  • Il dentista ha accontentato il paziente non utilizzando i necessari strumenti ausiliari (attachments, bottoni ed elastici) e non è fisicamente possibile raggiungere gli obiettivi

È importante comprendere che in ortodonzia esiste una tempistica biologica che non può essere accelerata: i denti si muovono gradualmente e i tessuti circostanti necessitano di tempo per adattarsi stabilmente alla nuova posizione. La terapia non può quindi essere accellerata a nostro piacimento oppure essere portata a termine senza gli ausiliari adeguati. È fondamentale quindi, in fase di diagnosi, che il dentista comunichi in maniera chiara di quali strumenti e di quanto tempo avrà bisogno per poter completare il caso e che il paziente abbia aspettative realistiche al riguardo.

La soluzione

La soluzione in questo caso è ovvia: è necessario portare a termine il trattamento ortodontico. È fondamentale riprendere il percorso terapeutico sotto la supervisione di un ortodontista qualificato che valuterà lo stato attuale della dentatura e stabilirà come procedere.

In molti casi, non è necessario ricominciare da zero, ma si può riprendere da dove si era interrotto, eventualmente con una o più serie di allineatori in base all’entità del lavoro che rimane da svolgere. Completando correttamente il trattamento, i problemi di occlusione si risolvono, il comfort aumenta significativamente e si ottiene finalmente quel risultato estetico e funzionale che fin dall’inizio costituiva l'obiettivo iniziale della terapia.

Trattamento non ideato correttamente

Cosa lamenta il paziente

In questo scenario, che rappresenta la problematica più seria tra quelle esaminate, il paziente ha completato l'intero trattamento Invisalign seguendo tutte le indicazioni del professionista, ma i risultati non corrispondono alle aspettative o, in alcuni casi, hanno creato nuovi problemi.

Le lamentele più frequenti includono:

  • Problemi estetici persistenti, come denti ancora disallineati o spazi residui

  • Difficoltà funzionali nella masticazione

  • Comparsa di recessioni gengivali o problemi parodontali

  • Dolori articolari a livello dell'articolazione temporo-mandibolare

  • Usura anomala di alcuni denti a causa di contatti prematuri

Il paziente si sente comprensibilmente frustrato perché, nonostante l'impegno nel seguire il trattamento, si ritrova con problemi irrisolti o addirittura aggravati, e con la sensazione di aver investito tempo e risorse senza ottenere i benefici sperati.

Perché accade

Alla base di questa problematica c'è un errore fondamentale nella fase iniziale del trattamento: la diagnosi. Come in ogni disciplina medica, una diagnosi precisa è il presupposto essenziale per un trattamento efficace. Nel caso dell'ortodonzia, questo significa identificare correttamente non solo i problemi estetici visibili, ma anche le cause sottostanti del disallineamento dentale.

Un piano di trattamento Invisalign inadeguato può derivare da:

  • Una valutazione che considera solo l'aspetto estetico senza approfondire gli aspetti funzionali

  • L'inadeguata valutazione delle condizioni parodontali del paziente

  • La scelta di movimenti dentali non adatti alla situazione specifica

  • Un'analisi insufficiente dei rapporti occlusali

  • Una quantificazione errata dello spazio disponibile

È fondamentale ricordare che la pianificazione del trattamento Invisalign richiede competenze specifiche e un'attenta valutazione di tutti gli aspetti del caso.

La soluzione

In questo caso, la soluzione richiede un approccio più completo: è necessaria una nuova valutazione ortodontica da parte di uno specialista esperto, seguita da un piano di trattamento correttivo adeguato. Questo è sicuramente il caso più complesso tra quelli esaminati e spesso richiede di ricominciare da zero il trattamento. Se infatti la strada scelta inizialmente è sbagliata, sarà impossibile raggiungere un risultato ideale continuando a percorrerla.

L'ortodontista dovrà quindi effettuare una diagnosi completa con tutti gli esami necessari, valutare le problematiche create dal trattamento precedente, elaborare un nuovo piano terapeutico che tenga conto di tutti gli aspetti e impostare un trattamento Invisalign ottimizzato per la situazione specifica.

Nonostante la complessità, è importante sottolineare che anche in questi casi è possibile ottenere risultati soddisfacenti con il trattamento corretto. Numerosi pazienti che hanno vissuto esperienze negative hanno poi raggiunto eccellenti risultati sotto la guida di nuovi professionisti più esperti.

Conclusione

L'analisi di queste tre problematiche ci porta a una conclusione rassicurante: generalmente in ortodonzia è molto difficile creare un danno che sia completamente permanente ed a cui non è possibile porre rimedio. Le situazioni che abbiamo descritto, pur essendo fonte di preoccupazione per i pazienti, possono essere corrette con l'intervento appropriato.

È fondamentale, tuttavia, che sia un ortodontista esperto a valutare il caso. L'ortodonzia è una disciplina che richiede competenze specifiche e una visione d'insieme che consideri non solo l'estetica del sorriso, ma anche la funzionalità dell'apparato masticatorio e la salute a lungo termine di denti e gengive.

Personalmente mi è già capitato di ritrattare con successo pazienti che rientravano in queste tre categorie. Con il giusto approccio diagnostico e terapeutico, è possibile correggere i problemi creati da trattamenti inadeguati e raggiungere finalmente quei risultati estetici e funzionali che il paziente desiderava fin dall'inizio.

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Invisalign a 50 anni: troppo tardi per un sorriso perfetto?

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Invisalign: pro e contro del trattamento con allineatori trasparenti